L’IMPORTANZA DEL LAVORO DELLE DONNE E DEGLI UOMONI MIGRANTI AL CENTRO DEL COORDINAMENTO IMMIGRAZIONE DELLA UIL CAMPANIA E I NUMEROSI TRAGUARDI DA RAGGIUNGERE PER DIRITTI, TUTELE E LEGALITÀ

L’importanza dei migranti nel mercato del lavoro, i settori in cui sono maggiormente occupati, quanto incidono sul pil nazionale, il divario di genere, la lotta per i loro diritti e la loro dignità: e’ cominciato con un’istantanea sulla condizione dei migranti in Italia e in Campania, il Coordinamento Immigrazione della Uil Campania di questa mattina, aperto dall’intervento di Camilla Iovino, la segretaria regionale con la delega all’immigrazione.
“Mettere in sinergia le azioni e gli strumenti di territori, categorie e servizi per essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori migranti; mettere le competenze e l’umanità delle nostre sindacaliste e sindacalisti, operatrici e operatori affinché il sindacato, la Uil diventi più fortemente riferimento per i migranti perché essi sono donne e uomini, lavoratrici e lavoratori e non braccia” ha detto invece Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil di Napoli e Campania, intervenendo nel corso del Coordinamento regionale Immigrazione, alla presenza delle rappresentanti di Arci Mediterraneo, le dottoresse Fiorenza Oropallo, Antonella Sarmiento e Giusy Cigni, del segretario nazionale della Uil, Santo Biondo.
Numerosi gli interventi dei segretari di categoria e delle province mentre le rappresentanti di Arci Mediterraneo hanno raccontato il loro lavoro coi rifugiati e coi richiedenti asilo, sottolineando come sia importante la logica della rete e della condivisione con il Sindacato portando ad esempio la storia di un lavoratore di origine gambiana per il quale Arci Mediterraneo e la UIL sono intervenuti insieme, per tutelarlo e far rispettare il suo contratto.
Le conclusioni sono state affidate al segretario nazionale della UIL, Santo Biondo, il quale ha sottolineato l’importanza della manodopera straniera regolare nel nostro sistema produttivo.
“L’inverno demografico metterà a rischio il nostro stato sociale se non ci saranno persone che lavoreranno regolarmente ed è per questo motivo che le politiche migratorie vanno profondamente cambiate”, ha sottolineato il segretario. “In assenza di diritti si alimentano le mafie, il caporalato, il lavoro nero, dumping salariale e l’assenza di sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Il meccanismo dei flussi continua a non funzionare nei numeri e a produrre illegalità ed è per questo motivo che la Uil continuerà a chiedere di riscrivere una legge nuova.
“Occorre fare una sanatoria per ristabilire una situazione di normalità nel nostro paese ed evitare che circa 800.000 persone risultino invisibili.”
La capacità di fare RETE, ha concluso Biondo, è per la Uil lo strumento fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo: essere il sindacato delle persone!








